SPECIALE
Cosa è un’organizzazione aperta? Come ci si può incamminare sulla strada del cambiamento necessario senza correre il rischio di improvvisare?
Proviamo a parlarne in questo speciale nel quale abbiamo messo insieme autore, editore e anche alcune voci del “nostro mondo”.
Passiamo la maggior parte della nostra vita di adulti a lavorare eppure spesso non stiamo bene, ci lamentiamo, siamo tristi, demotivati, stanchi e ci sentiamo disamorati. Stanno male le persone, stanno male le aziende.
Come si può invertire questa rotta?
Oltre a costituire spesso una barriera alla crescita e all’innovazione, questa distinzione è innanzitutto un’illusione ottica. Non c’è persona che attraverso il proprio lavoro quotidiano non incida sulla sua forma e sul modo in cui, effettivamente, si fanno le cose
Iniziamo da Alberto Gangemi.
Alberto Gangemi ci racconta a quali aziende e a quali persone si rivolge Organizzazioni Aperte, di cosa parla e da quale idea nasce e di come si inserisce nella nostra quotidianità lavorativa ma anche del perché e come queste organizzazioni funzionano meglio.
Decisioni, prospettive e responsabilità: cosa accade nelle organizzazioni che si aprono al cambiamento e del ruolo delle Organizzazioni Aperte nel futuro.
L’organizzazione come esoscheletro del lavoro e la necessità di queste pagine non-esoteriche.
di Matteo Sola
È tempo di pensare agli ecosistemi aperti in cui transitiamo, alla complessità e fluidità del mondo e alla fatica intellettuale che a volte facciamo per tenere sotto controllo ciò che non può essere controllato e chiudere ciò che è inevitabilmente aperto.
Perché per anni ci siamo dimenticati del CONTESTO, del luogo intesto come spazio, pratiche, rituali, abitudini premiate e non premiate nel quale le persone vivono il loro ruolo, nel quale le persone lavorano.
I tempi sono maturi perché si attui pienamente quella capacità umana di scegliere la strada più adeguata a rispondere a una o più necessità.
Francesco Frugiuele, co-founder di Kopernicana, ha scritto questa postfazione al libro. Ve la riproponiamo qui
