Kopernicana sta per compiere 5 anni. A dire il vero già in questi mesi, nel 2018, stavamo investigando il mercato italiano per capire se ci fosse spazio per una realtà che supportasse una trasformazione organizzativa reale, radicale, coraggiosa. E le prime risposte ci hanno convinto a provarci.
Da lì a qualche mese ci siamo trovati a provare a mettere a terra la sfida più complessa di tutta la mia esperienza lavorativa: costruire un sistema di riferimento per un cambiamento di cui la maggior parte delle aziende al mondo – pur avendone bisogno – non conosceva le coordinate.
Grazie ad Andrea Farè che l’ha segnalato a Joshua Volpara (allora direttore editoriale in una importante casa editrice) mi capita tra le mani Brave New Work di Aaron Dignan, uscito in USA nel febbraio del 2019.
Avevo già letto altri libri significativi, su cui il mio pensiero e le mie convinzioni sulla trasformazione organizzativa necessaria si erano consolidate.
Ma BNW è stato lo strumento che, insieme al genio di Alberto Gangemi e alla sua sterminata cassetta di attrezzi di Service Design, ha dato a Kopernicana la forma della sua azione, e con questa le ha dato l’energia che l’ha portata in pochi anni ad essere una delle (se non la) più significative realtà di Organizational Design in Italia.
Brave new Work ha dato a Kopernicana la forma della sua azione
Perché vedere i risultati necessari non significa sapere anche quale strada percorrere per ottenerli. Vedere un problema non significa saperlo scomporre nei suoi elementi fondamentali per poterli risolvere un po’ alla volta. A differenza di altri framework, sicuramente importanti e significativi, come ad esempio quello dell’Enterprise Design, l’OS Canvas di Dignan è pensato con un’attenzione specialissima a evidenziare i punti nevralgici del funzionamento di un’organizzazione che vuole mettersi in discussione realmente.
E non resta un semplice sistema di tassonomia, ma dà le chiavi di interpretazione degli snodi su cui fare leva per accendere, guidare e sostenere una trasformazione dell’organizzazione che smantelli, man mano, le rigidità imposte da un sistema organizzativo pluricentenario e permetta alla rete di persone, rituali e regole, che rende ogni azienda o ente quello che sono, di funzionare in un modo sempre più compatibile con il mondo imprevedibile che affrontiamo oggi.
A differenza di altri framework, sicuramente importanti e significativi, come ad esempio quello dell’Enterprise Design, l’OS Canvas di Dignan è pensato con un’attenzione specialissima a evidenziare i punti nevralgici del funzionamento di un’organizzazione che vuole mettersi in discussione realmente
In molti mi chiedono come lavoriamo, come facciamo a lavorare con organizzazioni sempre più complesse, come siamo organizzati, come sono strutturati i nostri progetti. Ecco, leggere BNW è un primo significativo passo per capirlo. E come dicono Aaron Dignan e la sua collega e mia amica Rodney Evans, una volta che avete iniziato a capirlo, “go change something”!