Lavorare sul Sistema Operativo della vostra organizzazione

giovedì 26 ottobre 2023

3 minuti

Lavorare sul Sistema Operativo della vostra organizzazione

"Il 94% dei problemi aziendali è determinato dai sistemi. Solo il 6% dalle persone"

Diventare un’organizzazione People Positive e Complexity Conscious può es­sere travolgente. È difficile sapere da dove cominciare, o cosa conti di più. Ma attraverso l’attenta raccolta e il confronto di centinaia di prati­che provenienti da tutto il mondo, abbiamo scoperto che le Organizzazioni Evolutive stanno convergendo su dodici principali am­biti come terreno di prova per il futuro del lavoro.

È in questi spazi che le nostre imprese troveranno probabilmente i loro errori.
Prese insieme tali dimensioni compongono una “tela” – l’OS Canvas, o Canvas del Sistema Operativo – attraverso cui possiamo vedere e modificare la nostra iden­tità organizzativa. Ciascun ambito, o dominio, del Canvas del Sistema Operativo ci chie­de di considerare un aspetto della nostra organizzazione in modo più approfondito di quanto faremmo di solito. Ad esempio, che cos’è l’au­torità? Come dovrebbe essere distribuita? E come si manifesta (o meno) nella vostra cultura organizzativa? Come prendete le decisioni? E come dovreste prenderle? Il vostro approccio all’autorità assomiglia più a un incrocio controllato da un semaforo o a una rotatoria? È
People Positi­ve e Complexity Conscious?

Il Canvas ci costringe a confrontarci con i divari tra i nostri presupposti, le nostre convinzioni e la nostra realtà. Se diciamo di voler ascoltare ogni voce ma poi passiamo la maggior parte della giornata a parlare sopra gli altri, questo ci dice qualcosa. Se diciamo di apprezzare l’agilità ma ogni decisione richiede una dozzina di approvazioni, l’opportunità che ci si apre è chiara.

Ciascun ambito, o dominio, del Canvas del Sistema Operativo ci chie­de di considerare un aspetto della nostra organizzazione in modo più approfondito di quanto faremmo di solito

Noterete come i domini del canvas siano generici e “agnostici” ri­spetto ai valori. È una scelta intenzionale. Vogliamo garantire che qual­siasi organizzazione possa sfruttare il canvas indipendentemente dalla sua filosofia organizzativa.

L’azienda Morning Star, per esempio, ha riscontrato un enorme successo nel dominio della Struttura, rivoluzio­nando i job title e i ruoli tradizionali. Ogni anno 400 dipendenti a tempo pieno della più grande azienda di lavorazione del pomodoro al mondo si impegnano nella descrizione delle proprie mansioni. Lo fanno scriven­do una Lettera d’intesa tra colleghi (Colleague Letter of Understanding, o CLOU) che contiene gli impegni e gli accordi reciproci.

Le CLOU vengono riviste e messe in discussione dai colleghi, che offrono consigli (e non mandati) su ciò che dovrebbe essere modificato. Visto che questo docu­mento cambia ogni anno, non c’è bisogno di job title o di promozioni tradizionali. Ma va bene così, perché ognuno adegua il proprio stipendio man mano che impara e cresce. E i conti tornano. Mentre il loro settore industriale cresce di circa l’1% l’anno, la Morning Star ha registrato una media di crescita dei ricavi e degli utili a due cifre, negli ultimi vent’anni. Oggi genera un fatturato di oltre 700 milioni di dollari. In un settore che normalmente tratta i lavoratori come pedine sacrificabili, è riuscita a creare un modo di lavorare che rivaleggia con qualsiasi “unicorno” in quanto a principi innovativi e umano-centrici. 

Ma questo approccio alla Struttura potrebbe non essere adatto al vostro contesto e alla vostra cultura organizzativa. Il vostro approccio potrebbe essere più o meno radicale o allineato nello spirito, ma diverso nella pratica. Va bene così. La mia unica prescrizione “ideologica” è che gli atteggiamenti mentali People Positive e Complexity Conscious abbiano il potere di rimodellare al meglio questi spazi. Ogni cultura ha elementi tradizionali, elementi contemporanei ed elementi idiosincratici. Il can­vas è uno strumento per la riflessione e il sensemaking, non di giudizio.

Per giunta, questo canvas non intende certo essere esclusivo o com­pletamente esaustivo. Dal punto di vista della complessità, ridurre un’or­ganizzazione alle sue parti indipendenti sarebbe una follia. Il canvas evidenzia semplicemente le aree che la nostra ricerca ci dice essere più in movi­mento. È meglio iniziare da questi spazi dinamici, piuttosto che rimane­re immobilizzati dalla natura intrattabile del tutto.

La transizione a un miglior modo di lavorare può essere compiuta davvero; ma non con il Change Management che insegnano nelle business school. Mentre vi immergete in queste dodici dimensioni, ricordate: il pro­blema non sono i vostri leader. Non sono le vostre persone. Il problema non è la vostra strategia, e nemmeno il vostro modello aziendale. Il pro­blema è il vostro sistema operativo. Se ne trasformerete il sistema opera­tivo, la vostra organizzazione si gestirà da sola. 

Il can­vas è uno strumento per la riflessione e il sensemaking, non di giudizio.

Hai voglia di incontrarci, di valutare cosa potremmo fare insieme per la tua organizzazione?

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