A maggio 2022, ci siamo domandati se Kopernicana stesse osservando il cambiamento in atto nelle aziende con una prospettiva che andasse oltre l’ambito esclusivamente organizzativo.
Una domanda necessaria, un self-check periodico che resta una buona abitudine.
Si avvicinava il Pride, molte aziende raccontavano le iniziative prossime, ci siamo detti “Ma cosa sappiamo di Diversity & Inclusion?”.
Al primo giro, ne sapevamo abbastanza per ritenerci soddisfatti.
E probabilmente molti di noi hanno fatto esattamente questa esperienza.
“Sono una persona/azienda che legge, che conosce, sono informata/o… so quel che c’è da sapere, agisco nel modo migliore”.
Ma poiché Kopernicana nasce per mappare l’esperienza aziendale, guidare la trasformazione a tutti i livelli gerarchici, progettare modelli, servizi e strumenti attuabili per organizzazioni guidate da Purpose e obiettivi, era abbastanza scontato che la prima risposta (molto confortante) non ci sarebbe bastata.
Bastiamo noi stessi a definire il perimetro della Realtà? No.
Così abbiamo deciso di incamminarci in un viaggio conoscitivo, contattando aziende e persone che man mano ci sembravano adatte ad ampliare la nostra cognizione e modificare la nostra percezione.
Abbiamo cercato il vento buono per il polline, trovandolo nel modo più semplice: aprendo la finestra e lasciando che circolassero idee, visioni, storie aziendali, biografie.
Con Kopernicana, ci siamo incamminati in un viaggio conoscitivo, contattando aziende e persone che ci sembravano in grado, per esperienza e per percorsi fatti, di ampliare la nostra cognizione e modificare la nostra percezione sul tema Diversity & Inclusion. Quel che abbiamo incrociato, oltre a storie con biografie e professioni, è un tema che si compone di tanti temi, attorno ai quali ruotano non solo le persone ma anche le visioni strategiche.
Le nostre domande sono state una manciata:
QUALE STORIA HA IL VOSTRO PROGETTO ALL’INTERNO DELL’AZIENDA?
QUALI SONO STATI I “NEMICI”?
QUALI GLI “ALLEATI”?
QUALI I BENEFICI PER LE MAGGIORANZE?
QUALI I BENEFICI PER LE MINORANZE?
Ma la quantità di storie e di spunti che abbiamo raccolto ci ha restituito una visione assai più piena e rotonda di quella di partenza.
Il tutto, raccontava da moltissimi punti di vista ciò che chiamiamo diversity management, la cui definizione (ricordiamolo) è: lo sviluppo attivo e cosciente di un processo manageriale lungimirante, orientato al valore, strategico e comunicativo, di accettazione delle differenze e uso di alcune differenze e somiglianze come un potenziale dell’organizzazione, un processo che crea valore aggiunto per l’impresa.
Si apriva uno scenario non più rimandabile, nel quale le aziende sono chiamate a contattare una visione sfaccettata, ampia, ricca, non come risposta a un’esigenza delle Risorse Umane (e men che mai a un tema trend topic) ma come scelta strategica, che ha a che vedere, senza troppo girarci attorno, con il prodotto.
Noi, in questo viaggio, abbiamo imparato che:
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un progetto di D&I ha effetti su ogni processo
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il linguaggio è un veicolo straordinario di cambiamento
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esiste ancora una differenza tra aziende grandi, che vedono i vantaggi, e piccole, che tendono a dirsi “non ne abbiamo bisogno”
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gli ambiti sono tantissimi e che si va ben oltre la semplificazione dominante, che vede principalmente il tema di genere
Ci siamo arricchiti perché, grazie alle persone e alle aziende che si sono rese disponibili, abbiamo visto quanti “pezzi del puzzle” avevamo lasciato dentro la scatola delle risposte. E ci siamo arricchiti nella misura in cui abbiamo iniziato a osservarci un po’ di più come gruppo di lavoro capace di raccontarsi anche attraverso la chiave della diversità.
Se questo è stato possibile è anche perché la possibilità di cambiare le cose per come le conosciamo resta, dalle nostre parti, una buona abitudine.
Con Kopernicana vogliamo riscrivere le regole della collaborazione e riprogettare le nostre organizzazioni perché siano davvero uno strumento di crescita per persone e aziende. Lo facciamo perché riteniamo che sia necessario. Kopernicana non nasce per reinventare la ruota, ma per dare un supporto alle aziende che vogliono percorrere nuove strade.
Oggi più che mai, le persone devono confrontarsi con la diversità e ormai, tanti cercano di farlo, è un esercizio importante di empatia, umanizzazione e di creatività – basta dare uno sguardo veloce all’industria culturale attuale e percepire la sua (celebrata) pluralità.
Un’azienda che non affronta il tema della Diversity & Inclusion si scola dalla realtà e si ferma nel tempo. Accogliere la diversità è una questione vitale.